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MONTALCINO

NOBLESSE OBLIGE

Nella Toscana sud-orientale è situata la collina di Montalcino. Essendosi formata in ere geologiche diverse, questa collina ha numerosi ambienti pedologici, riconducibili ad arenarie, anche miste a calcari, ad alberese e a galestro, nonché a terreni con granulometrie miste talvolta tendenti al sabbioso, talvolta all’argilloso. Posizionata verso est, dista circa 40 km in linea d’aria dal mare ubicato ad Ovest e circa 100 km dalla catena appenninica che attraversa l’Italia Centrale.

Il clima è mediterraneo, ma comunque tendenzialmente asciutto. Nel territorio del comune di Montalcino in provincia di Siena, che si estende su una superficie complessiva di 243,62 chilometri quadrati, viene prodotto il Brunello di Montalcino, un vino rosso a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG). Brunello è il nome che veniva dato localmente a Montalcino a quella che si credeva fosse una varietà di uva. L’origine del Brunello di Montalcino risale alla seconda metà dell’800, quando Ferruccio Santi di Montalcino selezionò ed incominciò a vinificare uve di una varietà di Sangiovese conosciuta localmente come «Brunello» per via del colore scuro degli acini.

Nel 1879 la Commissione Ampelografica della Provincia di Siena determinò, dopo alcuni anni di esperimenti controllati, che il Sangiovese e il Brunello fossero la stessa varietà di uva. A Montalcino il nome Brunello si trasformò dunque nella designazione del vino prodotto in purezza da uve Sangiovese. Anche se il Brunello di Montalcino «moderno» è invenzione della famiglia nobiliare Biondi Santi, la vocazione del territorio di Montalcino a produrre vini di grande qualità è nota da molti secoli.

Il Brunello di Montalcino DOCG è un vino di grande longevità e che richiede lungo affinamento prima di arrivare al top del suo livello qualitativo e della messa in commercio: 2 anni di botte di rovere, poi almeno 4 mesi di bottiglia e cinque anni dal momento della vendemmia (che diventano sei per la versione «riserva»). Nel 1980, il Brunello di Montalcino è il primo vino ad essere insignito DOCG.


LA NOSTRA STORIA

San Guglielmo

La cantina San Guglielmo è posta a 400 mt s.l.m. nel versante Ovest di Montalcino, un ettaro e mezzo di Sangiovese Grosso allevato su terreni ricchi di Galestro e Palombino, circondato da macchia mediterranea e boschi.

La sua realizzazione ha accompagnato le notti di tre generazioni, a partire da nonno Guglielmo, uno dei soci fondatori del Consorzio. Il piccolo vigneto, dalla curiosa forma di cuore, è contornato da pura macchia mediterranea, partner indispensabile per l’equilibrio climatico di tutto il circondario.

Tra le caratteristiche del Cru piace sottolineare lo sguardo alla città di Siena e la brezza marina che da ovest sale dalla Maremma e che si mescola, non senza suggestione, con i profumi silvestri dei vicini boschi.

San Guglielmo è una cantina a conduzione familiare, e tutte le fasi della filiera che conducono dalla vigna, alla cantina, all’imbottigliamento ed all’affinamento vengono svolte con cura ed attenzione dai diretti Proprietari, nel rispetto di una produzione sostenibile a protezione dell’ambiente. Undicimila bottiglie fra Brunello e Rosso di Montalcino che interpretano appieno una filosofia rispettosa del passato che restituisce al vino slancio e modernità.