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ETNA DOC

LE CONTRADE DEL VULCANO

Patrimonio mondiale dell’UNESCO, il Monte Etna si trova sulla costa orientale della Sicilia ed è il vulcano attivo più alto d’Europa, uno tra i più attivi del globo. Grazie a millenni di attività eruttiva, l’altezza massima del cono vulcanico oggi supera i 3.300 metri di altitudine su circa 45 km di diametro di base. Tali dimensioni lo rendono il vulcano terrestre più imponente d’Europa e dell’intera area mediterranea.

Molti amano definire l’Etna «un’isola nell’isola» grazie alla tipicità territoriale e climatica proprie del territorio e ad un ecosistema unico al mondo, che la rende differente dal resto dei territori della Sicilia. I diversi versanti in cui si trovano le 133 contrade, inoltre, per le loro esposizioni e per i terreni caratterizzati dalle diverse colate nel tempo, esprimono il senso della diversità rendendo unica ogni produzione.

Considerata tra le aree viticole più importanti d’Europa, sull’Etna troviamo vini meravigliosi e ricchi di fascino.

LA DOC ETNA

Secondo il mito, l’attività di ceneri ed eruzioni laviche del vulcano sarebbero il «respiro» infuocato del gigante Encelado, sconfitto da Atena e intrappolato per l’eternità in una prigione sotterranea sotto il Monte Etna, e i terremoti sarebbero causati dal suo rigirarsi tra le catene.

Con l’aiuto del tempo, l’azione dell’uomo ha tenacemente sovrapposto al paesaggio lavico un paesaggio agricolo tra i più ricchi dell’isola dove l’arte di coltivare e lavorare la vite ha origini e usanze antiche: nella «Storia dei vini d’Italia» pubblicata nel 1596, venivano ricordati i vini prodotti sui colli che circondano Catania la cui bontà veniva attribuita alle ceneri dell’Etna.

Oggi, a rendere davvero grandi questi vini, concorrono alcuni fattori: i terreni di origine vulcanica, a volte ciottolosi e ghiaiosi, a volte sabbiosi o cinerei, l’età delle viti e le grandi escursioni termiche, che arrivano anche a 25/30 gradi tra il giorno e la notte. Qui troviamo alcuni dei vigneti più vecchi coltivati in Italia, addirittura più che centenari e ancora a piede franco. Anche se non mancano impianti a cordone speronato o a spalliera, la forma di allevamento più usata, che è anche quella più tradizionale, è l’alberello etneo arrampicato su tutto il monte con l’aiuto delle nere terrazze di pietra lavica.

LA NOSTRA STORIA

Famiglia Statella

L’azienda Famiglia Statella nasce dall’idea di Calogero Statella e della moglie Rita di produrre vino, da vigneti di proprietà, che fosse espressione fedele di una viticoltura che solo sull’Etna si può praticare.

In queste poche frasi la loro filosofia produttiva: «L’Etna: la terra dove entrambi siamo nati. In questo contesto viticolo unico, l’approccio artigianale alla produzione del vino rappresenta l’unica strada per far esprimere al meglio l’interazione genotipo-ambiente, attraverso una profonda conoscenza del terroir etneo e dei suoi vitigni, al fine di ottenere vini di altissimo livello qualitativo con una forte connotazione territoriale. La nostra azienda ed i nostri vini nascono da questa idea».

L’azienda prende forma nel 2016 con l’acquisto del primo vigneto in contrada Pettinociarelle, nel comune di Castiglione di Sicilia (Etna Nord). Da lì la creazione del marchio aziendale e la produzione del primo vino, appunto con la vendemmia 2016.

Nel 2018 l’azienda si espande con l’acquisto di un secondo vigneto in contrada Pignatuni, nel comune di Randazzo (Etna Nord), con il quale Calogero e Rita coronano il sogno di possedere una vigna vecchia in una zona ad altissima vocazione qualitativa. Attualmente i vini prodotti sono quattro, due Etna Rosso dai due vigneti di proprietà, un Etna Rosato da una piccola porzione della vigna di Pettinociarelle e un Etna Bianco da una vigna biologica in conduzione nel comune di Randazzo.